Iniziò a collaborare con l’enoteca fin da quando era molto giovane, prima per un paio di mesi all’anno e dal 2009 a tempo pieno. Di non troppe parole, misurato nei movimenti, nasconde un’autentica passione per la letteratura. Ama le vicende di personaggi “cult”, che agiscono in ambienti loschi e fumosi, mentre sorseggiano whisky e giocano a carte. Sarà stato condizionamento letterario o predisposizione genetica? Difficile rispondere: sta di fatto che dal 1998 ad oggi è diventato un grande conoscitore e degustatore di whisky, e, va da sé anche un fortunato giocatore di poker…