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    Ronco Calino

    lombardia,

    italia

    Ronco Calino è un’oasi segreta: sorge in uno straordinario angolo di Franciacorta, riparato dalla collina sulla quale il pianista Arturo Benedetti Michelangeli volle edificare la sua casa. Nel 1996 il fascino della dimora circondata da 10 ettari di vigna conquistò anche Paolo Radici, alla ricerca di un luogo dove dare forma al suo sogno giovanile di fare vino per sé e per gli amici. Il vigneto, le cui uve sono certificate bio dalla vendemmia 2016, è avvantaggiato dalla posizione collinare e da un’esposizione felice, coi filari rivolti a Nord accarezzati dalle brezze del Lago d’Iseo, a garantire uve pienamente mature e capaci di mosti freschi e longevi. Oltre a Chardonnay, Erbamat e alle varietà dedicate ai rossi, il 25 per cento è piantato a Pinot Nero, una scelta pensata per dare vini più strutturati e serbevoli. La geologia della valletta è variegata: ogni microcru Ronco Calino è unico, capirne e assecondarne le esigenze è priorità del team agronomico che, dopo un attento studio di zonazione, ha implementato scelte colturali meditate. Per valorizzare ogni singola sfumatura, in cantina si lavora per minivinificazioni, escludendo la fermentazione malolattica e prevedendo il passaggio in barrique per tutti i Franciacorta. Dopo la presa di spuma, le bottiglie sostano in catasta per almeno 12 mesi in più di quanto stabilito dal già severo Disciplinare Franciacorta e il riposo post sboccatura dura almeno 6 mesi, un anno per i Millesimati. La volontà è di iniziare la distribuzione solo quando il Franciacorta è “pronto” e in grado di esprimere il suo pieno potenziale. Un potenziale fatto di autenticità, riconoscibilità della varietà e lunghezza gustativa, senza menzionare la digeribilità dovuta alla lenta rifermentazione, al ridotto dosaggio zuccherino e al basso contenuto in solfiti.