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La storia della cantina Pegoraro ha un legame profondo con il territorio dei Colli Berici ed il suo vitigno più rappresentativo: il Tai Rosso.
Fino al 2007 si chiamava Tocai Rosso, ma dopo la battaglia giudiziaria iniziata negli anni 50 dove l’Ungheria ne uscì come unico custode del termine Tokaj, abbiamo imparato a chiamarlo Tai Rosso. E’ un vitigno autoctono dei Colli Berici dove ha trovato una specifica identità, benché la natura genetica sia quella del Cannonau sardo, del Grenache francese e della Garnacha spagnola.
Documenti storici dimostrano che i vescovi di Vicenza, avrebbero portato in dono da Avignone, la città dei papi, tralci di vite provenzale del Vaucluse.
La storia della famiglia Pegoraro inizia nel 1927 a Mossano, incantevole borgo ai piedi dei Berici, conosciuto per le sue grotte preistoriche, le fontane ed i mulini ad acqua. Nonno Massimo si stabilisce in un antico convento del 1200 trasformandolo nella propria abitazione con annessa cantina e pianta le prime vigne scommettendo, in tempi non sospetti, sul Tocai Rosso per realizzare un “vino portabandiera” del suo territorio.
Oggi la cantina, riconosciuta tra le più interessanti del Vicentino, è condotta dal figlio Pasquale e dai tre nipoti Enrico, Alessandro e Valeria, tutti impegnati nella valorizzazione del Tai Rosso nel quale credono profondamente tant’è che dallo stesso vitigno ne realizzano quattro diverse interpretazioni.