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L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, eruttando nei secoli quantità enormi di lava ha creato un ecosistema unico al mondo dove l’operosità dell’uomo ha sovrapposto un paesaggio agricolo a quello lavico.
Terreni ghiaiosi e cinerei, forti escursioni termiche ed età delle viti sono i tre fattori che rendono la zona etnea un’isola nell’isola, un territorio diverso da tutto il resto della Sicilia dove la vite trova da secoli l’habitat ideale.
A Trecastagni, sul versante orientale dell’Etna, sorge dal 1898 la cantina Nicosia condotta ora dalla quinta generazione.
Ai piedi di un cratere spento, vengono allevati, su antichi terrazzamenti lavici, i vitigni autoctoni del vulcano, Nerello Mascalese e Cappuccio, Carricante e Catarratto, che trovano nel “ripuddu”, piccole scaglie di pomice, la fonte principale di nutrimento.
Nell’estrema punta meridionale della Sicilia, a Vittoria, il grande vigneto dei Nicosia è interamente coltivato a Nero d’Avola e Frappato, uve fondamentali per il blend del Cerasuolo.
In qualsivoglia vigneto, dalle pendici dell’Etna alle dolci colline di Vittoria, si respira l’anima green dei Nicosia che nel massimo rispetto della natura producono vini che rappresentano la Sicilia vinicola più vera.